Un nuovo studio fa luce sulla condivisione
Condividete troppo? Un nuovo studio, pubblicato su Journal of Public Policy and Marketing, guardato come oversharing sui social media influisce sui genitori, sui loro figli e sulla loro privacy online.
I social media hanno aperto un mondo completamente nuovo di genitorialità. Non solo puoi condividere i traguardi più importanti di tuo figlio con amici e familiari in tutto il mondo, ma puoi anche raccogliere consigli su tutto, dall'addestramento al vasino all'uso dello smartphone. Ma con la capacità di condividere, mettere in discussione e provare un senso di comunità, arriva la vulnerabilità, ed è esattamente ciò che questa ricerca guarda.
foto: Rawpixel via Pexels
I ricercatori hanno intervistato 15 madri di età compresa tra 24 e 40 anni, comprese mamme esperte e neofite, chiedendo loro quali fossero i loro sentimenti sulla maternità. Ai partecipanti allo studio è stato anche chiesto se hanno pubblicato contenuti relativi ai bambini sui social media e cosa hanno capito delle regole sulla privacy di Internet e della comproprietà.
Quindi cosa hanno scoperto i ricercatori? Secondo lo studio, "Pubblicare le proprie esperienze e condividere informazioni personali su se stessi e sui propri figli serviva come strategia di coping, principalmente legata alla ricerca di affermazione/supporto sociale o sollievo dai genitori stress/ansia/depressione”.
Ma i ricercatori non si sono fermati qui. Hanno condotto un secondo studio, utilizzando una chat di Twitter con 116 partecipanti (tutte madri). La chat, condotta dal brand Carter's Inc., ha messo alla prova le mamme per vedere se i sentimenti sulla vulnerabilità trovato nel primo studio ha influenzato la loro volontà di identificare o condividere informazioni personali sui loro figli.
I ricercatori hanno scoperto che il 69 percento delle madri ha condiviso post che indicano vulnerabilità e il 47 percento ha pubblicato informazioni di identificazione personale sul proprio figlio. Cosa significa questo per le madri, la condivisione e Internet? I ricercatori hanno scoperto: "Se una madre non ha espresso un fattore di rischio per la vulnerabilità durante la chat, abbiamo visto una minore condivisione delle informazioni di identificazione personale dei suoi figli".
Ciò può significare che i genitori hanno bisogno di più, o migliore, istruzione quando si tratta di social media, problemi di identità e dei loro figli. Oppure potrebbe significare che la maternità ci mette in una posizione vulnerabile. In ogni caso, i ricercatori riconoscono: "Questo settore è maturo per la ricerca futura".
—Erica Loop
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